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ATTENTI ALL’INTELLETTO, LA POESIA DI RUFFILLI

ATTENTI ALL’INTELLETTO

La nuova raccolta di versi di Paolo Ruffilli viene in realtà da molto lontano. “Il nuovo libro”, come spiega l’autore in una breve nota anteposta a Le cose del mondo (Mondadori), “è l’esito di una lunga elaborazione, di un lavoro più che quarantennale. Ne è infatti origine e filo conduttore un progetto lontano ma rimasto sempre vivo, un progetto che risale agli ultimi anni Settanta e a cui ho tenuto fede per tutto questo tempo”. A dar retta al poeta non si tratta di una tappa tra le altre, dunque, ma di un lavoro che nel corso degli anni ha corrisposto alle sue premure più fondamentali: il rapporto tra cose e parole, il sentimento del cosiddetto “io”, l’orientamento e il senso della nostra vita. In quest’ambito si rischia sempre di sbagliare, ma la prima impressione è che l’impegno abbia riguardato non solo la Continua a leggere →

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LA PROSA POETICA DI RAFFO

LA PROSA POETICA DI RAFFO

La voce della pietra di Silvio Raffo (Elliot Edizioni). La scrittura in prosa di un poeta – o di chi tanto a lungo ha frequentato la poesia da riuscire a coglierne la particolare, sottile vibrazione – ha sicuramente un fascino misterioso, un sottofondo armonico del tutto peculiare. Soprattutto ha la capacità di dare un peso alla parola, di scavare nell’animo del lettore e nell’oggetto del racconto con questo strumento, dotato di un corpo grafico e sonoro e di un’anima che spazia in un’area modulata fra idee e possibili significati. La prosa narrativa di La voce della pietra di Silvio Raffo racconta la storia di due destini, Jacob e Verena, che si intrecciano nel nome della parola e del silenzio. Si può affermare ciò con l’accortezza di non cadere in un equivoco: la parola di cui si parla non è soltanto voce così Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: ANGELO BARILE

Angelo Barile
INSONNIA
I cigolanti carretti
che frangono l’estiva notte
carichi solo di fresco;
e dietro lasciano argento,
primizia d’alba, rimprovero
d’alba che mi cerca il petto;
da spigoli d’insonnia
un dopo l’altro li sento
passarmi a filo del letto:
sporgo una mano che li tocca,
porto un’erba alla bocca
ancora peccaminosa.

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GLI SCARABEI DI PAGELLI

GLI SCARABEI DI PAGELLI

Claudio PagelliLa bussola degli scarabei (Ladolfi Editore). L’autore nasce a Como nel 1975. Laureato in Giurisprudenza, dal 2004 è presidente dell’Associazione artistico culturale Helianto. Ha scritto le raccolte di poesia: L’incerta specie (2005); Le visioni del trifoglio (2007); Ho mangiato il fiore dei pazzi (2008); Buchi Bianchi (2010); Papez (2011) e La vocazione della balena (2015). Inoltre: tre plaquettes artistiche (Pulcino Continua a leggere →

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RICORDO DI ANGELO BARILE

RICORDO DI ANGELO BARILE

L’opera di Angelo Barile, nato ad Albisola Marina nel 1888 e morto a Savona nel 1967, uomo schivo e poeta di grande rigore letterario, nasce da una poetica della necessità, sono momenti, immagini, situazioni della vita e del mondo familiare che la memoria recupera alla luce della stessa poesia dopo che sono state a lungo sepolte nel cuore, e trasferisce con metafore balenanti, dal piano dell’esistere a quello dell’essere. Le sue  raccolte liriche sono molto distanziate fra loro Primavera (1933), Quasi sereno (1957), A sole breve (1965). Egli stesso così ne descrive la Continua a leggere →

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MARCHETTI: TUTTE LE POESIE

MARCHETTI: TUTTE LE POESIE

Avendo in mano un volume che raccoglie, come Latitudini fluttuanti 1977-2017 di Loris Maria Marchetti (Puntoacapo), tutta la poesia di un autore o almeno una scelta accurata, si può andare con acribia alla ricerca di un percorso, annotando tracce di evoluzione, sviluppo e perfino contraddizioni; o, al contrario, si può raccogliere in una sorta di massimo comun denominatore la nota essenziale della voce e dello stile, l’alone tematico diciamo – e forse così abbandonarsi al vero piacere delle lettura. Questo avviene per un poeta come Marchetti, originalissimo Continua a leggere →

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LA LINGUA ‘TOTALE’ DI FRANCO LOI

LA LINGUA ‘TOTALE’ DI FRANCO LOI

Secondo Franco Loi, il grande avvento della poesia in dialetto degli ultimi decenni si comprende meglio se si accantona per un momento l’immagine storica di un mondo in progresso e si riascolta la lezione antica che vuole il mondo come decadenza e perdita, e la lotta degli uomini contro la decadenza e la violenza per la conservazione dei valori. Gli stretti legami tra una filosofia del “paradiso perduto” o della “cacciata” e il cantare poetico, che in sé presuppone la nostalgia e la memoria, sono facilmente rilevabili, se appena si pensa all’infanzia e alla sua irripetibile Continua a leggere →

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MAURO GERMANI: LA PAROLA E L’ABBANDONO

MAURO GERMANI: LA PAROLA E L’ABBANDONO

Il titolo del libro di Mauro Germani, La parola e l’abbandono (L’Arcolaio), quasi ossimorico, ci offre una prima indicazione su una delle caratteristiche più rilevanti, sia del volume specifico che della poetica dell’autore: la capacità di guardare il mondo e se stesso, la realtà e il pensiero, con uno sguardo sincero in grado di cogliere e descrivere anche il lato in ombra, the dark side of the world, potremmo dire. Non per il gusto del piangersi addosso o allo scopo di esaltare, per contrasto, ipotetiche ed improbabili Arcadie o mondi perfetti, tanto distanti quanto inconsistenti. Per la necessità, semmai, di una documentazione precisa, compilata in modo razionale e partecipato (altro ossimoro chiave). Questo libro ha anche il Continua a leggere →

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ZANGHERI: BISOGNI ASSOLUTI

ZANGHERI: BISOGNI ASSOLUTI

Scrivevo in occasione di una precedente pubblicazione di Stefano Zangheri, che egli è un poeta di razza pura e che come tale riesce ad affermare in ogni sua  poesia la profondità di visione piena del sentire attraverso l’animo. E questo senza alcun cedimento all’ansia che spesso prende il poeta nel tentare di trovare qualcosa di diverso da comunicare per annullare la realtà dell’emozione. Ancora una volta, come in questa raccolta Bisogni assoluti (Magi Editore), Zangheri si sofferma sulla evanescente esperienza dell’esistenza sottoposta, come sappiamo, a dissolversi Continua a leggere →

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AMBROSINI: LA LUCE DEI SUOI NOTTURNI

AMBROSINI: LA LUCE DEI SUOI NOTTURNI

Interessante esordio poetico di Pier Luigi Ambrosini con la raccolta Notturni (Edizioni del Leone). Introdotte da una bella epigrafe, la tenera atmosfera di una memoria  del presente e la calibrata forma in cui questa memoria si esprime costituiscono le caratteristiche originali e significative della prova di Ambrosini. Vale la pena segnalare nella raccolta in oggetto la maturità di una pronuncia melodica che porta in sé il marchio della scatola sonora, del dono Continua a leggere →