ATTENTI ALL’INTELLETTO
La nuova raccolta di versi di Paolo Ruffilli viene in realtà da molto lontano. “Il nuovo libro”, come spiega l’autore in una breve nota anteposta a Le cose del mondo (Mondadori), “è l’esito di una lunga elaborazione, di un lavoro più che quarantennale. Ne è infatti origine e filo conduttore un progetto lontano ma rimasto sempre vivo, un progetto che risale agli ultimi anni Settanta e a cui ho tenuto fede per tutto questo tempo”. A dar retta al poeta non si tratta di una tappa tra le altre, dunque, ma di un lavoro che nel corso degli anni ha corrisposto alle sue premure più fondamentali: il rapporto tra cose e parole, il sentimento del cosiddetto “io”, l’orientamento e il senso della nostra vita. In quest’ambito si rischia sempre di sbagliare, ma la prima impressione è che l’impegno abbia riguardato non solo la Continua a leggere →