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LE SEMBIANZE ESTREME DI GERMANI

LE SEMBIANZE ESTREME DI GERMANI

Non è un paradosso: la parola poetica, negli istanti più decisivi delle sue interrogazioni, deve assumere la forma di un docile fantasma, ricorrendo, se possibile, a una severa asciuttezza, e a una specie di auto-dissolvimento; in molti casi deve, addirittura, sfiorare le regioni dell’indicibilità e dell’azzeramento, perché l’acuta risonanza del vero è soltanto avvertibile nel gorgo del silenzio, e a partire dal silenzio (la verità è istantanea, accecante: e non pretende Continua a leggere →

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L’ESSENZIALITÀ LIRICA DI GIUSEPPE UNGARETTI 

L’ESSENZIALITÀ LIRICA DI GIUSEPPE UNGARETTI

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto da famiglia toscana e conseguì gli studi a Parigi, dove visse l’ambiente artistico e letterario prima della guerra mondiale, a cui partecipò nel fronte italiano. Questa esperienza di vita lo ispirò a scrivere poesie che rimarranno nella storia della letteratura italiana, come “Veglia”, “San Martino del Carso” e “Sono una creatura”. Terminata la guerra scrisse per alcuni quotidiani di rilievo, essendo già famoso in Continua a leggere →

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LA PAROLA TESTIMONE DELL’AMORE IN SATO

LA PAROLA TESTIMONE DELL’AMORE IN SATO

Giovanni Sato, Le metamorfosi del cuore (Biblioteca dei Leoni).  “Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce” (B. Pascal). Scrivere poesie d’amore è un azzardo, considerando gli innumerevoli autori che han cantato l’amore in tutte le sue forme, prova che però Sato ha superato brillantemente riuscendo, in una cospicua raccolta, a dirci qualcosa di nuovo, di personale certo ma anche in un linguaggio che rispecchia la forza universale di questo sentimento. E le Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: FRANCESCO PIEMONTE

Francesco Piemonte

IL RICORDO È NETTO

Il ricordo è netto
Si scendeva al fiume tra pietre enormi, grige
una piccola spiaggia tra sassi minuti, bianchissimi
la curva dell’acqua creava una pozza turchese
Sulla riva l’odore della menta selvatica dal bosco
– Sembra di essere in Istria – si diceva ridendo
guardando le pietre alte come scogli bruciati
Ci si tuffava a gara a resistere al freddo dell’acqua

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L’ANSIA DI PERFEZIONE IN FRANCESCO PIEMONTE

L’ANSIA DI PERFEZIONE IN FRANCESCO PIEMONTE

I nostri giorni perfetti di Francesco Piemonte (Biblioteca dei Leoni): il titolo allude metaforicamente a quell’ansia di perfezione, quella tensione all’assoluto che preme dietro al corso monotono dei giorni. È come sondare il fondale di un fiume che sempre scorre per estrarre l’oro che si deposita nel cumulo di ciò che passa, trattenere ciò che è prezioso dalla rapina del tempo: “da quale fondo risale l’immagine / da quale realtà di noi sempre cercata, sotto il presente / sotto il giorno dato nel quotidiano succedere / sotto il frammento conosciuto nel gesto ripetuto / forma Continua a leggere →

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LUZI POETA NARRATORE

LUZI POETA NARRATORE

Mario Luzi, quindici anni dopo. Ne aveva novanta il grande poeta fiorentino quando ci disse addio, pochi mesi dopo che il presidente Ciampi lo aveva nominato senatore a vita e dopo aver, purtroppo, fallito l’appuntamento con il Nobel, che pure avrebbe meritato. È superfluo sottolineare cosa abbia rappresentato per la cultura italiana, con i suoi versi intimi, con la sua profondità di pensiero, con la sua analisi su tutte le sfaccettature dell’animo umano, con la sua costante ricerca e con la sua visione sempre in attesa che qualcosa accada, senza tuttavia mai scadere in Continua a leggere →

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LA MUTABILITÀ DELLE COSE IN JACOBELLIS

LA MUTABILITÀ DELLE COSE IN JACOBELLIS

Il fantasista del mare di Gianfranco Jacobellis (Biblioteca dei Leoni). Senza sapere l’età dell’autore ci si accorge subito che questa poetica nasce da una lunga esperienza, in modo da trarre l’essenziale da ciascun verso e rendere il testo un microcosmo in sé compiuto. Per pura informazione: Jacobellis è nato a Pescara nel giugno 1936, ma è romano d’adozione, professore associato di cardiologia presso l’università La Sapienza e già medico della Camera dei Deputati. Ci introduce nella sua nuova raccolta con il dubbio, ossia la mutabilità delle cose, quasi che la ricerca di un Continua a leggere →

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GATTO SURREALISTA DELICATO

GATTO SURREALISTA DELICATO

Il volume di Alfonso GattoTutte le poesie (Mondadori), a cura di Silvio Ramat in un’edizione accresciuta rispetto alla precedente e aggiornata che va oltre il “piano dell’opera” da lui stesso concepito e proposto (per la Collana “Lo Specchio”) a partire dal 1966 con La storia delle vittime, rappresenta bene nei suoi temi e nei suoi sviluppi l’esperienza dello scrittore salernitano. L’opera in versi di Gatto ha attraversato le avanguardie conservando intatta la vocazione melodista. Gatto è stato infatti un surrealista delicato, legato a quell’intrico di impressioni che gli ha fornito la sua terra; un Continua a leggere →

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IL RESPIRO CORALE DI DALLE LUCHE

IL RESPIRO CORALE DI DALLE LUCHE

Di Massimo Dalle Luche avevo già apprezzato in passato testi di grande profondità, e adesso di nuovo mi ritrovo intrigato nel suo ultimo libro Per dono (Book Editore), intenso e coerente per una poesia che nella sua delicata piegatura estende il respiro comune della vita al mondo vegetale e animale. È la prima considerazione che mi viene da fare leggendo queste pagine nelle quali con un procedimento di sinestesi si estende la conservazione e la sacralità della vita agli animali e alle piante. Cosa importante e coinvolgente, non solo o non tanto per la capacità di pietas che Continua a leggere →

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UNA POESIA DI ALESSANDRO PARRONCHI MUSICATA DA JOE NATTA

UNA POESIA DI ALESSANDRO PARRONCHI MUSICATA DA JOE NATTA

SENTI L’ALLORO

Senti l’alloro senti / come profuma fondo / il fremito del mondo / fra le labbra e sui denti  / la mano che lo rompe / il vento che lo bacia / lascia che più d’ogni altro / il suo odore mi piaccia. / Questo foglio che scrivo / saprà di vita un giorno / quando tra fumo e cenere / un occhio lo raccolga / uno sguardo lo beva / trasmetterà il segreto / di quel che sono, il palpito / che oggi m’è dato in dono.

Alessandro Parronchi