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I VOLTI DI HERMES DI PAOLO LAGAZZI

I VOLTI DI HERMES DI PAOLO LAGAZZI

I volti di Hermes-Magie Inganni Sortilegi Rivelazioni (Moretti & Vitali). Che figura polimorfica, Paolo Lagazzi, questo latitante con la lanterna, sapiente che non inveisce ma inventa. Un giorno bisognerà scriverne una biografia immaginaria, sul gusto di Marcel Schwob, sulle elitre di una duna, a cavallo del drago: Lagazzi è un rocker e un illusionista, ha unito lo scibile emiliano ai sortilegi dell’haiku, la fiaba ai velami del Tao, Attilio Bertolucci e Lao-Tse, il trucco e il mito. Per mettere un po’ di salnitro a questo libro, che è, come sempre, un diorama sulla china del Centauro, pagine che vegliano sul labirinto, concime per il mostro, immagino al fianco di Hermes, “il dio dei viandanti e del messaggio” – secondo la mitologia per enigmi di Rainer Maria Rilke –, Dioniso che “contemplando la Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: PATRIZIA FAZZI

Patrizia Fazzi
LÀ DOVE IL CUORE
Là dove il cuore s’impiglia
è inutile dare strappi o scossoni:
l’amore è una colla
che tutto raccoglie e rapprende,
meglio piano scostare
la vita nei bordi
e afferrare quel filo
che ora ti tende
e planare, volare,
con ali ancora stupite e stordite,
stretti a quel cuore impigliato
che – d’un tratto –
ora vola con te.

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IL DESIDERIO SECONDO RAFFAELA FAZIO

IL DESIDERIO SECONDO RAFFAELA FAZIO

Ne Gli spostamenti del desiderio (Moretti e Vitali), la parola di Raffaela Fazio ci viene offerta precisa, densa, tagliata e imbastita con un dominio mai esitante. […] Raffaela Fazio ha pensato, desiderato, concepito un ordine superiore, un castello accuratamente realizzato nel suo insieme. […]. Gli spostamenti del desiderio, letteralmente, declina al plurale i moti, ma perentoriamente al singolare il soggetto, seppur mobile e mai monolitico. Non si tratta di rincorrere – né da parte dell’autrice né del lettore – la migrazione e/o la rifondazione di desideri che – coerentemente alla banale constatazione che si può desiderare solo quanto (ancora) non si possiede – persistono per la durata del percorso di avvicinamento e compimento. Si tratta, invece, di essere vigili, non solo sulla natura del Continua a leggere →

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A PROPOSITO DELL’ALBERO DI SATO

A PROPOSITO DELL’ALBERO DI SATO

Giovanni Sato, La versione dell’albero (Biblioteca dei Leoni, nota di Paolo Ruffilli). Fin dall’esordio con Intonazioni nel già lontano 1995, il percorso di Sato poeta (ma è anche un eccellente fotografo, come dimostra l’immagine di copertina, The tree’s version) riserva sempre delle sorprese, e non perché, come in taluni, vi siano elementi per così dire bizzarri, ma anzitutto per un progetto che si va definendo nel tempo secondo una logica che unisce al rigore formale la libertà di una fantasia che nessuno potrebbe, a priori, prevedere. In particolare, i soggetti di suono, luce, rosa, per arrivare alle metamorfosi del cuore, sino a questa versione di notevole originalità e di penetrante analisi – ma la parola è inadeguata – di un tema che altri hanno seguito ma nessuno è riuscito a svolgere con una dovizia di Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: AQUILANI

Sandrino Aquilani
COME NON PENSARTI PIÙ
Troppo, il tempo
che non ti ho dedicato
troppe le ore scandite
senza una misura piena
com’è difficile
trascorrere le notti
che il sonno non comprende
attendere un risveglio
quando non hai dormito mai
Solo, a governare i sogni
ho cercato disperatamente
d’incontrare i tuoi.

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LE PREGHIERE DI NADIA SCAPPINI

LE PREGHIERE DI NADIA SCAPPINI

Il magnifico verso di Franco Loi citato in apertura di libro “Mì, ‘l Pardis, ghe l’û a tocch in mì” [Io, il Paradiso, ce l’ho a pezzetti in me] dà subito la misura della profondità interiore del sentimento religioso che innerva la poesia di Nadia Scappini, Preghiere imperfette (Moretti& Vitali). Le sue preghiere scaturiscono dalla nostra “precarietà” (precarius è etimologicamente legato a “preghiera”), nascono dalla terra, dal desolato e dolente hic et nunc che viviamo, dall’humus su cui muoviamo i nostri passi affaticati e solitari. Una poesia concretissima, ancorata alla terra ed agli eventi dell’esistenza, dove il discorso poetico si fa universale e toccante nella sua nuda verità, nella sua disarmata Continua a leggere →