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LA POESIA DELLA SETTIMANA: BASSANI

Giorgio Bassani

NON AGGIUNGERÒ NUOVA LEGNA 
No non aggiungerò nuova legna
al fuoco lasciamo
che la legna che già c’è si consumi
a poco a poco
che la vampa si trasformi
a poco a poco in brace
ed io e te zitti – seduti
uno a fianco dell’altro – dal fondo
buio della sala a guardare
spegnersi finalmente
anche quella.

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UNGARETTI E LA NUOVA POESIA

UNGARETTI E LA NUOVA POESIA

In agguato / in queste budella / di macerie / ore e ore / ho strascicato / la mia carcassa / usata dal fango / come una suola / o come un seme / di spinalba // Ungaretti / uomo di pena / ti basta un’illusione / per farti coraggio // Un riflettore / di là /  mette un mare / nella nebbia  (Valloncello dell’Albero Isolato il 16 Agosto 1916). Sin dalle prime composizioni del Porto sepolto, nate – come “Pellegrinaggio” – nel fango delle trincee, si rivela la natura Continua a leggere →

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L’AMORE SECONDO FABIO BARBON

L’AMORE SECONDO FABIO BARBON

Nel mese di ottobre del 2018 l’Editore Biblioteca dei Leoni ha pubblicato le Femminili Impronte di Fabio Barbon (autore nato nel 1951 a Spresiano, in provincia di Treviso, dove tuttora abita). Il libro è stato inserito nella Collana di Poesia diretta da Paolo Ruffilli ed è stato scritto tra il 1995 e il 2018. Le singole poesie d’amore che compongono la silloge non compaiono esattamente in ordine cronologico di stesura, anche se è stata rispettata la sequenza degli anni. Nelle Femminili Impronte troviamo molte connessioni tra la sfera materiale e quella spirituale, mentre Continua a leggere →

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UNA POESIA DI MONTALE MUSICATA DA JOE NATTA

UNA POESIA DI MONTALE MUSICATA DA JOE NATTA

Cigola la carrucola del pozzo, / l’acqua sale alla luce e vi si fonde. / Trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio un’immagine ride. // Accosto il volto ad evanescenti labbri: / si deforma il passato, si fa vecchio, / appartiene ad un altro… // Ah che già stride / la ruota, ti ridona all’atro fondo, / visione, una distanza ci divide.

 

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: TIZIANO ROSSI

Tiziano Rossi

GATTO
Il tempo cruciale, il più arduo svanire;
e il gatto malato per dissenteria
(roba maligna) scenderà per dove
dormono i morti senza suffragio.
Perciò ha azzerato qualunque movimento
-risorsa elementare, tecnica pertinente-
il caro, saggio mucchietto di ossa. Tuttavia
cosa vuoi che gli dica, e anche lui del resto…
I suoi baffi non sono più gran che,
il pelo gramo rabbrividisce;
e poi sta ognuno dentro sé recluso:
nocciolo inarrivabile.
Ci si sbalestra da tutti i focolari,
però questa volta niente insegnamenti,
se non la tua felina
signorilità, la poca lagna.

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UN’ANTIBIOGRAFIA DI FRANCO DIONESALVI

UN’ANTIBIOGRAFIA DI FRANCO DIONESALVI

Quando appresi dell’esistenza di Franco Dionesalvi ebbi un po’ timore per il roboante cognome, che richiamava religioni di tutto il pianeta, non solo monoteiste. Lo immaginavo come Giove armato di saette, pronto a colpire per capriccio tutto e tutti. Invece il nome richiamava la libertà del 1848. Un personaggio alla Victor Hugo, pronto a immolarsi per primo, e lanciarsi disarmato sulle guardie di Luigi XVI. Ma il maggiore timore reverenziale derivava dalla sua ampia cultura poetica. La leggenda lo vedeva a Firenze, terra di Dante e Machiavelli, Savonarola e Continua a leggere →

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RIVISTE DI POESIA IN EUROPA OGGI: IL RUOLO DELLA TRADUZIONE

Università degli Studi di Bergamo

Seminario CISAM- Dipartimento di Eccellenza

RIVISTE DI POESIA IN EUROPA OGGI: IL RUOLO DELLA TRADUZIONE

Responsabile scientifico: Prof. Fabio Scotto

23 Maggio 2019

Aula 3, via Salvecchio Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: SANDRO PENNA

Sandro Penna

FINESTRA
È caduta ogni pena. Adesso piove
tranquillamente sull’eterna vita.
Là sotto la rimessa, al suo motore,
è – di lontano – un piccolo operaio.

Dal chiuso libro adesso approdo a quella
vita lontana. Ma qual è la vera
non so.
E non lo dice il nuovo sole.

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IL DIALETTO DI FRANCO LOI

IL DIALETTO DI FRANCO LOI

Franco Loi usa un dialetto milanese molto libero, ricco di contaminazioni e personali invenzioni, introducendo anche una grafia diversa da quella tradizionale, per avvicinarsi maggiormente alla pronuncia. Ma il carattere essenziale e forte della sua poesia è nell’ampio respiro narrativo di un procedere che sa peraltro anche accendersi in limpide impennate liriche. In un contesto in cui la poesia era da poco uscita dalla sperimentazione, spesso chiusa in esercizi linguistici e labirinti di oscurità, l’opera di Franco Loi riproponeva autorevolmente la possibilità di un canto aperto e Continua a leggere →

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LA LIMPIDEZZA LIRICA DI GIULIO DI FONZO

LA LIMPIDEZZA LIRICA DI GIULIO DI FONZO

Se da tempo la poesia contemporanea tende perlopiù verso la prosa o verso rigidi metricismi, la poesia di Giulio Di Fonzo, Poesie 1992-2018   (Edizioni Croce), elegge a sua cifra espressiva dominante un endecasillabo liberamente alternato a versi più brevi, arricchito di rime e frequenti assonanze e allitterazioni.  Accanto a questa misura e cura formale, quello che colpisce di queste liriche è l’estrema limpidezza delle immagini, nitide messe a fuoco dei dati sensoriali. Una poesia innamorata della luce e dai colori più accesi, attratta spesso dal gioco di luci e ombre colte nel Continua a leggere →