IL ‘MATERIALE FRAGILE’ DI AGOSTINELLI
La poesia di Alessandro Agostinelli vive nell’ottica della rassegna precaria dei dati autobiografici, del loro incrocio e delle loro combinazioni: di qui, appunto, il titolo Il materiale fragile (peQuod), una sorta di quaderno degli appunti, delle notazioni maggiori e marginali, dei depositi del sapere, delle accensioni, degli umori e dei malumori, dei frammenti di ricordo, degli stati rimossi e delle sensazioni. Un album della personale condizione (“privata” eppure dalle valenze universali) che ricompone nella sua analisi programmatica il senso di una vita che ci trascina a mete fuori da ogni possibile piano di organizzazione e di sistemazione, eppure dietro a un impulso superiore riconducibile a quello che chiamiamo libero arbitrio. E, sul nastro a scorrere delle immagini, continuamente esercita interferenza Continua a leggere →