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LA REALTÀ DI GAETANO FORNO

LA REALTÀ DI GAETANO FORNO

Con Il tempo e le dee (Edizioni del Leone) Gaetano Forno aggiunge un ulteriore tassello al quadro della sua poesia. Poliedrica personalità di uomo votato con passione all’attività letteraria, buon conoscitore di quel complicato mistero che è l’essere, dalla sua penna, escono opere che sono sempre lo specchio del suo stile e questo suo ultimo libro riafferma senza ombra di dubbio il suo perfetto agio nell’aggirarsi nell’ambito variabile di tematiche diverse, ricche di sfaccettature, dove si possono trovare riflessi di luce e velature d’ombre e nelle quali parole un po’ amare si Continua a leggere →

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I COLORI DI FRANCESCO PIEMONTE

 

I COLORI DI FRANCESCO PIEMONTE

La particolare raccolta poetica di Francesco Piemonte I nostri giorni perfetti (Biblioteca dei Leoni)  si snoda attraverso sei sezioni attraversate dal culto del paesaggio: immagini, luci e colori penetrati da ruggine o sole, brezza o sferzate di ghiaccio, che oltrepassano gli occhi e la mente del lettore per specchiarsi nel suo mondo interiore, e coglierne somiglianze e differenze. Nel prima parte, intitolata “Vedute”, l’autore dipinge con l’inchiostro “materia viva davanti agli occhi”, ci racconta di un “azzurro terso trasparente sulle creste”, e, attraverso un gioco prestato al panismo dannunziano, dichiara di “appartenere ancora a questo quadro”. Ricordi, interrogativi, e puntini di Continua a leggere →

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LA POESIA RACCONTO DI GIOVANNI GIUDICI

LA POESIA RACCONTO DI GIOVANNI GIUDICI

Dagli anni Sessanta in poi, la nutrita serie delle raccolte di Giovanni Giudici, ben dodici, è venuta a consolidare l’originala esperienza di uno scrittore che ha superato nelle sue prove la crisi del linguaggio poetico di una generazione e di una età. Coetaneo di Pasolini, di Roversi, di Zanzotto, Giudici ha scelto la strada di una poesia come racconto critico di sé, secondo un taglio ironico (che è soprattutto autoironico), della pura intonazione. Un racconto della identificazione progressiva, che è poi dell’approssimazione per difetto, disteso in una specie di “canzoniere” moderno e affidato al recupero di usi lessicali e sintattici diversi, assunti al livello di letterarietà. C’è, dentro la poesia di Giovanni Giudici, un movimento per il quale l’io-poeta da protagonista si è progressivamente decentrato, Continua a leggere →

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“OLTRE” DI LAURA PIERDICCHI

“OLTRE” DI LAURA PIERDICCHI

“La morte si sconta vivendo” suona un famoso verso di Giuseppe Ungaretti. E il titolo della poesia da cui è tratto è Sono una creatura. Ecco, dall’immenso dolore che provoca la perdita della persona amata – da molti ricercatori definito lo stress emotivo più acuto – scaturisce l’immagine intima della natura umana, emergono tutta la precarietà, la fragilità e al tempo stesso il bisogno fondamentale di comunione che ogni essere porta in sé. Quando un rapporto si spezza è il vuoto, il venir meno di ogni senso, il gorgo che si spalanca e annienta all’improvviso le aspirazioni, i disegni, il reciproco valore e arricchimento che hanno segnato fino ad allora l’esistenza a due. È il dramma, che Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: BRUSCHI

Brunella Bruschi

AMORE DELL’AMORE

Una vela è il mio sogno di volti
amati un tempo
nella dissolvenza d’aria marina
non c’è evento
tutto accaduto prima
un soffio d’uccelli in volo i nostri corpi
e una dolcezza acuta nella pelle
meravigliata e paga del luogo intatto
(dell’interiore consistenza di quel fatto)
Al risveglio certa d’avere quello
che ho perduto
rammento ai miei silenzi
quanto amore
sia amore dell’amore
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IL “BABELARE COMMOSSO” DI AMELIA ROSSELLI

IL “BABELARE COMMOSSO” DI AMELIA ROSSELLI

… L’irrequieta tensione conoscitiva che è dietro al fluire sismico magmatico delle parole de L’opera poetica (Mondadori) di Amelia Rosselli, non deve indurre all’idea d’indeterminatezza irrazionale: se “la vita è un largo esperimento per alcuni […]” e nella Libellula la poetessa conferma: “Io sono una che / sperimenta con la vita”, si comprende come la pratica compositiva, l’etnomusicologia e la frequentazione dell’avanguardia musicale postweberniana durante i corsi estivi di Darmstadt del 1961, incidano sull’orizzonte dello spazio metrico di Amelia Rosselli, offrendole l’esempio extraletterario di criterio sistematico di razionalizzazione strutturale. L’aspetto che più Continua a leggere →

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L’ELEGIA DI VALERIA MASSARI

L’ELEGIA DI VALERIA MASSARI

Si spegne il giorno/negli ultimi battiti della sera. Si è spenta così la tua vita /negli ultimi battiti del cuore. Un abbraccio, uno sguardo, /un ultimo bagliore di luce./L’Amore è rimasto. Iniziare da questa poesia incipitaria con valenza eponima significa andare a fondo fin da subito nella profondità più intima di questo Abbraccio della sera (Youcanprint) di Valeria Massari dai risvolti ontologici. Un canto alla Madre; un’elegia sentita e di corposa pluralità ai ricordi che fioriscono con accoramenti sottrattivi. Abbraccio della sera, un titolo che con il suo significato estremamente simbolico rappresenta una vicenda, una storia, tanti momenti di un’esistenza legati ai turbamenti di un ego nel corso del suo esser-ci: terrenità, saudade, memoriale, Eros e Thanatos, inquietudine e solitudine. Tanti Continua a leggere →

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IL CANZONIERE DI MARIA ANTONIA MASO

IL CANZONIERE DI MARIA ANTONIA MASO

Un Canzoniere, intimo e autentico, che non tralascia niente del quotidiano, o meglio non esclude a priori oggetto alcuno, soffermandosi tanto sulla sublimazione dell’amore, quanto sui segni che lascia il tempo trascorso. In tal senso si afferma la scrittura come strumento di indagine che attraverso l’alto rilievo porti a maggior conoscenza: “Qualora si rompesse / il tenue filo della conoscenza/tutto parrebbe illusione”. E allo stesso tempo un Cantico, dal momento che in più occasioni la celebrazione dell’amore per l’altro da sé si espande ad invocazione verso l’Alto, Continua a leggere →

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IL SEGNO CLASSICO DI SILVIO RAFFO

IL SEGNO CLASSICO DI SILVIO RAFFO

Quello che appare subito nella poesia de La vita irreale. Poesia su due toni (Robin) di Silvio Raffo è un talento raro, unito alla capacità tecnica, nata da una profonda cultura, di rielaborare con felice creatività le leggi metriche e prosodiche della grande tradizione. Tradizione non solo italiana, ma anche anteriore, classica nel senso più raffinato del termine, e straniera, in particolare la grande poesia angloamericana. L’autore è infatti uno dei più apprezzati traduttori, fra l’altro, di Emily Dickinson, a cui ha sempre riservato un’attenzione speciale. Questa duplice componente si traduce in una felicità di scrittura espressa attraverso i versi della più nobile storia poetica italiana, Continua a leggere →

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POESIA E STORIA CON MARIA GLORIA GRIFONI

POESIA E STORIA CON MARIA GLORIA GRIFONI

Nei testi di Nei suk della storia (Biblioteca dei Leoni) Maria Gloria Grifoni sembra dar voce a quel nonsense che attanaglia il modus vivendi e che lede la società alle fondamenta. In una visione morbosamente pansessualista, che si ripiega sul feticismo organico e materico, emerge uno smarrimento cosmico, lo sgomento di aver perso ogni orientamento e saldo punto di riferimento per la propria esistenza, in un’avvilente disintegrazione di ogni sano valore. Così, si è in balìa delle pulsioni istintive, dell’orgia dei sensi e delle passioni, come se ci si abbandonasse alla voluttà indomita dei flutti del mare. Un caos primordiale imperversa, un disfacimento universale che distrugge Continua a leggere →