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LA POESIA DELLA SETTIMANA: MAURO IMBIMBO

Mauro Imbimbo
DI CHI SI PARLA
Chi sul suo Sé
sovente si diffonde,
talora ci trattiene,
seco Sé,
più spesso, invero,
ci respinge e tedia,
e d’altro in cerca
andiamo,
oltre la media.

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OLOBIONTI DI VALERIO INNOCENTI

OLOBIONTI DI VALERIO INNOCENTI

La raccolta di Valerio Innocenti dal titolo “Olobionti” (L’Ancora) costituisce la prosecuzione coerente di un percorso poetico iniziato da qualche tempo, che ne conferma la maturità espressiva e un dominio della materia emotiva non comuni e anzi fecondo di sorprendenti sviluppi poematici. Invero, lo stesso titolo della raccolta rappresenta la “bussola” utile a orientarci nel nuovo lavoro di Innocenti: ”Olobionte” è definito, nel linguaggio scientifico, quell’organismo caratterizzato dalla convivenza simbiotica di agenti biologici che non condividono lo stesso DNA; in altri termini, qualsiasi entità vivente caratterizzata da un proprio codice genetico e, come tale, dotata di una carica Continua a leggere →

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PER PATRIZIA CAVALLI

PER PATRIZIA CAVALLI
Ci ha lasciati una grande poetessa, Patrizia Cavalli, una delle voci più belle e limpide della letteratura italiana. Aveva 75 anni, era infatti nata a Todi il 17 aprile 1947. Se ne è andata il 21 giugno, primo giorno d’estate, e non è un caso. È il giorno più lungo dell’anno con una luce che rende tutto più forte, più intenso, una luce che trasmette emozioni. Come è sempre stata la poesia di Patrizia Cavalli, sin dall’esordio nel 1974. Con quel titolo indimenticabile: Le mie poesie non cambieranno il mondo (Einaudi). Forse aveva ragione Patrizia a sostenere che quel titolo dicesse una verità assoluta. Ma è altrettanto vero che, se non hanno cambiato il mondo, i versi di Patrizia Cavalli hanno regalato Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: PATRIZIA CAVALLI

Patrizia Cavalli

Ma se poi penso veramente alla tua morte
in quale letto d’ospedale o casa o albergo,
in quale strada, magari in aria
o in una galleria; ai tuoi che cedono
sotto l’invasione, all’estrema terribile bugia
con la quale vorrai respingere l’attacco
o l’infiltrazione, al tuo sangue pulsare indeciso
e forsennato nell’ultima immensa visione
di un insetto di passaggio, di una piega di lenzuolo,
di un sasso o di una ruota
che ti sopravviveranno,
allora come faccio a lasciarti andar via?

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IL LIRISMO DI STEFANINI di Paolo Ruffilli

IL LIRISMO DI STEFANINI di Paolo Ruffilli
Nel corso della sua cinquantennale esperienza, la pittura di Francesco Stefanini si è sviluppata in una forma sempre più sublimata (nel senso anche specificamente chimico, del passaggio dallo stato solido a quello aeriforme) che ha visto nello specifico la rarefazione del segno dentro il colore. Può esserci, a fondamento di tale sviluppo progressivo, un talento di fondo, che sicuramente c’è e ben radicato, ma non può non avere influito in questa graduale radicalizzazione anche un dato biografico dalle conseguenze tutt’altro che trascurabili: il trasferimento dalla terra di origine, nell’area di Pietrasanta, e il radicamento convinto nel “distretto di piante e acque” della Marca trevigiana alle spalle di Venezia. Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: JACOBELLIS

Gianfranco Jacobellis
L’EVANESCENZA
Quando non sogno
(l’evanescenza è la mia felicità)
io sto con tutte le contraddizioni
che propone ogni vigile giorno
le condivido e le subisco
senza partecipare,
sono un solitario:
ora non so
se allo svanire
incontrerò qualcuno
ma di sicuro
allora
la felicità sarà il silenzio.