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LA POESIA DELLA SETTIMANA: DONADIO

Antonio Donadio
GIORNO DELLA MEMORIA
Voi che ancora avete occhi
ditemi
che fu vista partire
su stridere d’ossute rotaie cariche
di giovani increduli lamenti
dietro cime di estreme ultime paure
ditemi che non ritornerà
nelle notti senza luna
che mai più riderà domestica iena
tra stupiti innocenti latrati.
Ditemi
che ancora sarà gioia aspettare
l’alba su guance serene
che è tempo di nuovi sguardi
per occhi di pianto
fattosi crudele fratello.

 

 

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: SILVANA DAL CERO

Silvana Dal Cero
UNO NESSUNO CENTOMILA
Quale volto di te ho colto
Amica mia?
Quale parte di te non ho mai visto
Amico mio?
Quali angoli del mio essere
Mi sono sconosciuti ombre ancora
Pur camminando dentro le mie stesse scarpe?

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L’ENEA DI CAPRONI E L’ULISSE DI BARONI

L’ENEA DI CAPRONI E L’ULISSE DI BARONI

Giorgio Caproni si è a lungo confrontato con la figura di Enea, non solo in poesia (basti pensare al poemetto Il passaggio di Enea del 1954-55 e all’omonima raccolta del ’56) ma anche in prosa. Scrive Filomena Giannotti nell’ampio saggio introduttivo al volume Il mio Enea, pubblicato da Garzanti nel 2020 e da lei egregiamente curato: «Ben sette degli otto articoli in cui l’autore è ritornato sull’argomento risalgono ai primi quindici anni dopo la guerra, tra il 1948 e il 1961 […] A questi sette vanno aggiunti un lungo articolo del 1979 su Genova […] e un pulviscolo di riferimenti minori e occasionali, lungo interviste e interventi di varia natura […], che mostrano quanto lunga, ininterrotta e capillare sia stata la meditazione di Caproni su Enea». Dopo la sconfitta, la distruzione di Troia, le Continua a leggere →

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LA VOCAZIONE DELLA POESIA

LA VOCAZIONE DELLA POESIA

Più luce, nonostante il buio dell’ignoto. Più speranza, nonostante le ferite. Più vita, o meglio densità di esperienze, accanto al permanente assedio del non-senso. Il nuovo libro di poesie di Nadia Scappini, Preghiere imperfette (Moretti&Vitali, con una lettera di Loredana De Vita, Postfazione di Paolo Lagazzi) arriva dopo un percorso ventennale, segnando una maturazione personale e spirituale che si riflette in quella espressiva, in un “riverbero” fatto parola che, accogliendo fragilità e contrasti, non acceca – “il giallo degli aquiloni sovrasta il nero” -, ma esprime Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: FRANCESCA LUZZIO

Francesca Luzzio
MALEDETTO

Ancora quel maledetto ticchettio di acqua
che cade costante, monotono, angosciante:
parla d’identità che non può mutare
nella costanza del ritmo che
rende i giorni tutti uguali.

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“SCIAMANO” DI DONATELLA BISUTTI

SCIAMANO DI DONATELLA BISUTTI

La raccolta Sciamano di Donatella Bisutti (Delta3 Edizioni) possiede la qualità di riuscire ancora a stupire per la tensione poetica da cui è attraversata. Si inizia la lettura con una introduzione o nota poetica ove l’autrice afferma i principi che sono all’origine della propria scrittura e a cui è rimasta sempre fedele e che si presenta come una testimonianza – manifesto: “Nella mia poesia una dimensione mistica, contemplativa, è quasi sempre sottesa, e così una concezione della Poesia come cammino di conoscenza metafisica. Credo che essa non si possa interamente capire se non si tiene conto dell’influenza, in essa, del pensiero orientale e in particolare del pensiero zen”. E il Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: MARIA GLORIA GRIFONI

Maria Gloria Grifoni
A…COME AMERICA
Comunicato stampa:
hanno visite la notte
in quel bagaglio di arti figurate
calze…sesso…e…litanie.
Le sazie masse urlano
A…come America…
hanno bussato a quella porta
ha risposto
un formato tessera.

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 I RE MAGI  DEL GIOVANE LEOPARDI

I RE MAGI  DEL GIOVANE LEOPARDI

Recanati 1809. Tra gli scritti del giovane Leopardi spicca per semplicità, fervore devozionale e sforzo di documentazione storica, in endecasillabi sciolti, un poemetto intimista di grande valore autobiografico: “I Re Magi”. Dalle Lettere sappiamo che in casa del Conte Monaldo Leopardi, in occasione del Santo Natale, si svolgeva l’annuale rappresentazione che coinvolgeva tutti i figli, anche i più piccoli. Per il Natale del 1809 il primogenito, battezzato Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro, presenta al padre alcuni suoi scritti come il padre reclamava. Opere non paragonabili alla grande stagione leopardiana, ma molto interessanti anche per il genuino spirito Continua a leggere →