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RICORDO DI BIANCA GARAVELLI

RICORDO DI BIANCA GARAVELLI

La scomparsa di Bianca Garavelli segna un grave lutto nel mondo delle lettere e della cultura italiana. Ad agosto le era stato diagnosticato il male che non le ha dato scampo. I lettori di “Avvenire” la conoscevano bene, e ne hanno apprezzato nei lunghi anni in cui ha collaborato alla nostra testata (per la quale ha scritto ininterrottamente dal 1989) la voce limpida, chiara, equilibrata, il piglio preciso e insieme vivace con cui accostava libri, autori, temi letterari nei suoi articoli e nelle sue recensioni. Un lavoro prezioso, coltivato in una militanza assidua, in cui si percepiva sottotraccia il radicamento nella serietà della sua formazione filologica. E sostenuto sempre da una precisa Continua a leggere →

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POESIA E FILOLOGIA IN ‘FILO SPINATO’ DI ALESSANDRO FO di Antonio Pane

POESIA E FILOLOGIA IN ‘FILO SPINATO’ DI ALESSANDRO FO

Poeta ormai di lungo corso, Alessandro Fo approda alla sua terza ‘bianca’, Filo spinato (Einaudi) con un cartello che mette sulla difensiva. Ma la poesia eponima (che conclude il libro ed è parzialmente offerta in copertina) parla di una storia le cui spine, invece che sofferenza o morte, portano vita, salvando letteralmente la pelle al nonno-soldato che, maledicendo la sorte per esser rimasto «impigliato in un reticolato», sfugge però alla bomba abbattutasi nel frattempo sulla trincea che agognava raggiungere. In questo senso, lungo le sezioni Ingannare il tempo, Muto carcere e Dei sepolcri, again, il titolo dà il tono a una raccolta insediata sì nel dolore e nel lutto, ma insieme percorsa Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: FORTINI

Franco Fortini

IL VERBO AL PRESENTE

Il verbo al presente porta tutto il mondo.
Mi chiedo dove sono i popoli scomparsi.
Il fattorino vestito di grigio in cortile mi dice
che alcuni stanno nascosti sotto il primo sottoscala.

Ho portato con me sotto il primo sottoscala
le ceneri di Alessandro, il pianto di Rachele.
Il verbo al presente mi permette di scomparire.
Il fattorino non vede più dove sono scomparso.

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IL RAFFAELLO DI VITTORIO SGARBI

IL RAFFAELLO DI VITTORIO SGARBI

Vittorio Sgarbi dichiara in apertura di non sentirsi in sintonia con Raffaello e proprio per questo, per capire le ragioni dell’evidente genialità di questo “pittore assoluto”, gli dedica il libro Raffaello un dio mortale (La Nave di Teseo), di grande interesse critico e pieno di suggestioni e di vere e proprie scoperte. Per approfondire il discorso su questo artista che nella sua vita “ha solo dipinto” senza mai ripetersi e ogni volta inventando “un’immagine nuova”, Sgarbi segue il racconto di Giorgio Vasari, integrandolo attraverso la fitta rete dei legami con i pittori del suo tempo (“l’ammirazione per Leonardo, il rapporto contrastato con Michelangelo, l’amicizia con Bramante”) e fino al torbido amore per la Fornarina che portando la passione nella sua vita “destabilizzò la sua calma olimpica”. Raffaello è il pittore dell’armonia compositiva e dell’entità saldamente equilibrata, al quale si deve buona Continua a leggere →

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ANTONELLA LA MONICA: IL SESSO E L’AMORE

ANTONELLA LA MONICA: IL SESSO E L’AMORE

Ecce Eros (Salvatore Sciascia Editore) di Antonella la Monica sconvolge gli schemi mentali dei cosiddetti benpensanti, ma anche gli schemi della poesia di oggi, e ciò indipendentemente dal fatto che essa abbia così poco da dire nella forma e nei contenuti. La poetessa di Santa Caterina Villarmosa irrompe nel quieto vivere del lettore e si erge a maestra di sesso e di amore gridandoli, con accesa passione, in ogni particolare e con una tale intensità e perizia da fare impallidire anche coloro che credevano di sapere tutto sull’amplesso e soprattutto i nostri padri del mondo classico, ma anche i contemporanei. Certo, Saffo e Catullo e Ovidio e Kavafis e Gibran, ma non è da meno Continua a leggere →

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L’ASSEDIO DI ENZA SILVESTRINI

L’ASSEDIO DI ENZA SILVESTRINI

La lettura di questa terza raccolta di Enza Silvestrini L’assedio (Ensemble) è stata per noi una piacevole (forse dovremmo dire “dolorosa”) sorpresa: risaltano evidenti una maturità strutturale e una complessità tematica di notevole spessore. Il percorso testimonia che la Silvestrini crescit eundo, come dicevano gli antichi, e si rivela degna testimone dell’inquietudine dei tempi, filtrati attraverso un’acuta sensibilità femminile. La letteratura italiana e, per tanti versi, mondiale, di questo primo scorcio del terzo millennio è per molti aspetti erede ed epigona della Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: MAURO IMBIMBO

Mauro Imbimbo
IL CORPO E LA MADRE
Corpo a corpo con il corpo,
sino a quando, a corpo morto,
rovinò sopra la madre,
di quel corpo la cagione,
per poterla annichilire
e rinascere in un corpo
incorporeo e scorporato
dal materno originale,
rispecchiandosi nel quale
tempo fa aveva dato
corpo a un corpo rigettato,
combattuto corpo a corpo,
sino a farne, a corpo morto,
la cagione d’ogni torto.