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LA POESIA DELLA SETTIMANA: UMBERTO SABA

Umberto Saba

FELICITÀ
La giovanezza cupida di pesi
porge spontanea al carico le spalle.
Non regge. Piange di malinconia.
Vagabondaggio, evasione, poesia,
cari prodigi sul tardi!
Sul tardi l’aria si affina
ed i passi si fanno leggeri.
Oggi è il meglio di ieri,
se non è ancora la felicità.
Assumeremo un giorno la bontà
del suo volto, vedremo alcuno sciogliere
come un fumo il suo inutile dolore.

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‘STAGIONI’ DI VALERIA MASSARI

‘STAGIONI’ DI VALERIA MASSARI

Le poesie Stagioni (Youcanprint) di Valeria Massari sono sempre tenere espressioni di momenti di grazia. Un’anima perennemente socchiusa a cogliere i suggerimenti delle ‘stagioni’ e ogni minimo trasalimento dell’atmosfera per tradurli in immagini con una semplicità disarmante. Si tratta di una disposizione interiore opportunamente alimentata dalla consuetudine con la lettura dei poeti : come direbbe Ungaretti, “docile fibra dell’universo” ma insieme “alunna delle Muse”. Le mie preferite della silloge sono “Autunno” (“Mi ha attraversato l’estate, / un lampo Continua a leggere →

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NUOVA RACCOLTA DI ROBERTO PACIFICO

NUOVA RACCOLTA DI ROBERTO PACIFICO

Sesta raccolta di versi di Roberto Pacifico, Diario di una discesa a valle (Editrice Totem), è una sorta di canzoniere che nasce dalla selezione di poesie scritte fra il 2014 e il 2021, con il recupero di quattro brevi composizioni derivanti dalle prime due raccolte uscite nel 1984 e nel 1991 (Notte gelata ad Ascra e La Metafisica del Parnaso). Rispetto a Orfèide metropolitana (Milano, 2014) si accentua l’aspetto realistico, anti-arcadico, sovente parodico dei testi, in un mix che fa di questa raccolta una cronaca autobiografica e un manuale di composizione, vista la pluralità di stili e forme. La “discesa a valle” allude all’incipit della prima poesia (“Era forse destino che dovessimo/cominciare a discender verso valle,/meta estrema ed ignota, necessaria/di un cammino che mai avremmo scelto”), correlativo Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: PACIFICO

Roberto Pacifico
L’ORA CHE PIÙ SI TEME TU NON LEGGI
L’ora che più si teme tu non leggi
sul quadrante che ferme le lancette
ha nel caldo meriggio dell’estate;
si bloccò forse il loro ticchettio
quando scopristi sul dubbio crinale
un asino vagare con il basto
ancora addosso eppur solo e spaesato;
forse accadde un miracolo: quel carico
cadde dal dorso e diverso suonò
il verso nel silenzio d’erba e rocce;
non sapresti nemmeno dir tu come
ma le parole riapparvero belle
come il sorriso dell’unica donna
che avevi stranamente amato un tempo.

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120 ANNI DALLA NASCITA DI NERUDA

120 ANNI DALLA NASCITA DI NERUDA

E’ notte: medito triste e solo/ alla luce di una candela scintillante/ e penso all’allegria e al dolo,/ alla vecchiaia stanca/ e alla gioventù gagliarda e arrogante//Penso al mare, chissà perché nel mio udito/sento la furia indomita delle onde:/ sto molto lontano da questo mar temuto/ dal pescatore che lotta per la vita/ e dalla madre che lo aspetta sola // Non penso solo a questo, penso a tutto:/ al piccolo insetto che cammina/ alla pozza di loto/ e a ruscello che  serpeggiando/lascia correre le sue acque cristalline cristalline… // Quando la notte giunge ed è oscura/ come bocca di lupo, io mi perdo/ in riflessioni piene di amarezza /e offusco la mia mente /nell’infinita età dei ricordi.// Si esaurisce la candela: i suoi bagliori /  somigliano agli spasmi di agonia/ di un moribondo. Pallidi colori /il nuovo giorno annunciano e con loro / terminano le mie alate utopie.”  E’ questa probabilmente la prima Continua a leggere →

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LA POESIA DI ROBERTO CASATI

LA POESIA DI ROBERTO CASATI

La raccolta poetica di Roberto Casati, Come armonie disattese (Guido Miano Editore), costituisce in sostanza, tranne per alcuni aspetti della sezione Corrotti sguardi dedicata ad accadimenti e personaggi della vita sociale e storica, una continuazione ideale, tematica ed estetica della precedente opera Appunti e carte ritrovate (2020). E partiamo per l’analisi critica dalle “disarmonie” di Casati, poiché tali sono le “armonie disattese” che hanno subito una metamorfosi, come le dinamiche “illusioni-delusioni” di tanta letteratura romantica. Qui tuttavia occorre aggiungere che la sua poesia, per taluni risvolti, visita anche le regioni psicologiche di certo crepuscolarismo che, nel suo caso, possiamo considerare moderno nel linguaggio ed attuale nelle nostalgie memoriali, dal momento che lascia le porte Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: GIAMPAOLI

Giampaolo Giampaoli
L’ALTRO VOLTO
Vorrei imporle l’ultima mia poesia,
ma non voglio perderla in quell’oblio
a cui conduce la certezza di aver ascoltato
solo la verità: se cercherà un suono,
una nota della lingua imprevista,
scoprirà l’altro volto della materia
fino all’incontrastata
conoscenza.

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RICORDO DI WILLEM VAN TOORN

È scomparso il poeta olandese Willem van Toorn. Era nato ad Amsterdam nel 1935. Legato al nostro paese, traduttore in neerlandese tra gli altri di Cesare Pavese, Franco Loi e Paolo Ruffilli, ha pubblicato in Italia le raccolte di versi: Gioco di simulazione (Fondazione Piazzolla), Paesaggi (Edizioni del Leone), Il lago artificiale, La camera dei ragazzi, I giorni (Di Felice Edizioni). Per ricordarlo, pubblichiamo di seguito la prefazione di Paolo Ruffilli al libro Paesaggi.

Richiamo qui di proposito la sottigliezza analitica e la trasparenza di colore della pittura fiamminga, per avventurarmi nelle pagine di questo libro e nei suoi paesaggi, insieme fisici e mentali, adagiati Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: GIOVANNI ZAMPONI

Giovanni Zamponi
“PERFETT//AMANTE”… IN-FEDELE…

Sei la perfetta amante, hai occhi scaltri,
schieri e passi in rassegna i miei pensieri;
e pur gelosa, e più, di volti d’altri,
ami vincoli labili e leggeri.

Caldi sono i tuoi abbracci, e rosso fuoco,
ma algide le carezze azzurro-ghiaccio,
inversamente al mio insistente gioco
più speso in notti vigili o all’addiaccio.

Se agli amorosi eccessi sei infedele,
ché a te è vitale la tua libertà,
non sarai ai miei torpori più fedele,
ché per te oro è la tua verità.

Se qualcosa di te è in mia preferenza,
poesia, è ogni tua in-logica avvenenza.

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‘CHI DICE E CHI TACE’ DI CHIARA VALERIO

‘CHI DICE E CHI TACE’ DI CHIARA VALERIO

A leggere Chi dice e chi tace (Sellerio Editore), la prima sorpresa è il mimetismo stilistico di Chiara Valerio, la sua talentuosa capacità di modificare lingua, tono, costruzione per adeguarsi alla storia che racconta. Rispetto all’intonazione indubbiamente più alta del suo precedente romanzo, Così per sempre, in cui d’altra parte si affrontavano temi impegnativi come eternità ed immortalità, amore e odio, passione e vendetta, la scelta si orienta qui verso il puro resoconto trascritto quasi in forma orale, per ricostruire la storia apparentemente più “normale” e Continua a leggere →