Roberto Casati è nato nel 1958 a Vigevano (PV) dove vive. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Amore e disamore (Edizioni Lo Faro, 1984), Roma e Alessandra (Edizioni Tracce, 1986), Coincidenze massime (Edizioni del Leone, 1988), Ipotesi di fuga (Edizioni del Leone, 1992) il cui inedito è stato segnalato al Premio Montale 1991, In navigazione per Capo-Horn (Edizioni del Leone, 1999), Carte di viaggio (Guido Miano Editore, 2016), Appunti e carte ritrovate (Guido Miano Editore, 2020), Come armonie disattese (Guido Miano Editore, 2024). Ha pubblicato testi in varie antologie, tra le quali: Trame della parola (la nuova poesia italiana degli anni ’80) a cura di Antonio Spagnuolo (Edizioni Tracce, 1985), Discorso diretto – Quaderno 12 a cura di Paolo Ruffilli (Canova, 1986), Quaderni paralleli di nuova poesia – 2 (Guido Miano Editore, 2000) con una introduzione critica di Enzo Concardi. La sua attività poetica è recensita in vari repertori letterari pubblicati da Guido Miano Editore: Scrittori Italiani del II Dopoguerra. La poesia contemporanea (1997); Angeli e Poeti. Quaderni di letteratura e arte, vol. 8 (2004); Dizionario Autori Italiani Contemporanei (quinta edizione 2017); Contributi per la Storia della Letteratura Italiana, vol. II (1998), vol. III (2004), vol. IV (terza edizione 2020); Alcyone 2000. Quaderni di poesia e di studi letterari, vol. 14 (2021).

info@robertocasati.it

http://www.robertocasati.it

https://www.facebook.com/roberto.casati.1884

https://www.wikipoesia.it/wiki/Roberto_Casati

EnglishEspañol

POESIE

da IPOTESI DI FUGA

Quest’amore
Raccontato piano
Quasi sottovoce
Quest’amore profumato di te
E dell’autunno che bagna
Di nascosto i tetti
Quest’amore ci sorride
Ed è un gioco di venti perduti
Di venti che dalla luna
Cercano stanotte il tuo sguardo
Mentre noi un passo avanti
All’angolo del tempo
Aspettiamo che all’alba
Spiova.

Ai quattro angoli
Ai quattro angoli
Di questa strada antica
Un vento leggero
Ti scompiglia
I capelli

Da dietro il portone
Rimango a guardarti
Mentre vai
Incontro alla notte
Con il mio bacio sulle labbra.

Perso in mezzo al mare
Ho pensato per te
Due stelle nella notte
Come orecchini di vento
E una vela lontano
Che sta per tornare o partire
E un capitano con la marea
L’alta marea dentro al cuore
E il tuo sorriso
Perso sulla rotta delle isole
In questo viaggio fra i profumi
E le mille tentazioni
Della luna quando non c’è
Più differenza tra cielo e mare
E la voglia di arrivare
È grande come la voglia di ripartire
Già il giorno dopo.

Ricordo marino
Si alza piano
Il vento
A livello del mare
E arriva leggero
A carezzarti
A baciarti la pelle
Appena scoperta
Dalla mia maglietta
Mentre la notte passa
E tradendo i nostri sogni
Arriva già caldo
Il mattino.

da IN NAVIGAZIONE PER CAPO HORN

Adesso che il mare
Il senso delle attese
in fondo al silenzio di questo credito d’affetto§
spezza la fragilità delle cose.
Come una dolcissima emozione
appesa all’evidenza, dentro alla notte,
sulle torri di guardia disposte al bacio.
Adesso che il mare rompe i margini,
scivolando oltre il non visto
delle tue gambe accavallare sui miei pensieri.

Le stelle chiare
Le stelle chiare di queste notti
riducono il senso dell’attesa,
scivolando sugli sguardi di vento.
Senza più necessità di azzardare amori,
nel rivoltarsi lento delle parole.
Nel raccontarsi reciproco
le necessità del cuore.
E non c’è più via d’uscita.

Nuvole sul mare
Nella tenera solitudine delle nuvole sul mare
seguo con lo sguardo il tuo volto,
sfiorando la dolcissima nudità delle isole.
Come in un’immagine subito persa,
come in un gioco del tempo così fragile
da sembrare distratto. Sulla spiaggia deserta di Isla Negra.

Segnali che ancora non sappiamo decifrare
Così si spengono i rumori della notte,
aspettando che appaia in lontananza
qualche segnale che ancora non sappiamo decifrare.
Andando oltre il sogno che credevamo perduto,
nell’ansia che abbiamo imparato
cercando il senso dell’approdo.
Restando, per amore, così come siamo.
Per non tradire quest’ipotesi di fuga.

da APPUNTI E CARTE RITROVATE

Sono io Dragut il corsaro,
quello che per amore
ha attraversato l’ultima notte di vento
su una passerella
da sempre sospesa tra le due isole.

Le carte segrete
vanno oltre il visibile del segno,
così come questo amore
svela i fuochi sul filo del tempo,
nelle nuove dimensioni,
in un percorso, a volte breve,
che ancora stupisce.
Adesso la notte sconfina,
attimo dopo attimo,
sulla spiaggia di Isla Negra,
mentre muovo piano i tuoi fianchi
e questo fare l’amore
ha il sapore del naufragio
a Capo Horn, più a sud delle maree.

Così, questo andare senza ritorni,
riparte dalla camera dei pensieri sospesi,
lasciando tracce evidenti sul giornale di bordo,
navigando senza più rotta intorno all’amore.

È giunto il momento
di fermarsi a contare i battiti,
di guardare all’orizzonte
il punto d’attracco più vicino.
È giunto il tempo di fuggire da qui
per cercare sulle tue labbra
quello che mi manca da troppo,
fermandoti con un bacio.
Adesso
che manca così poco a domani,
all’incontrarsi dei minuti e delle ore
sul quadrante del tempo.
Una carezza
come fosse di vento ti insegue,
un battito di ciglia sposta lo sguardo,
ultimo/primo attimo del vecchio/nuovo tempo.

Si allontana il punto di approdo
e svaniscono le prospettive
nello sventolare di bandiere all’orizzonte.
La prima volta che ho incontrato i tuoi occhi
mi ricordo era una sera di quasi estate
lungo il fiume.
Il punto d’approdo allora
era il profilo delle tue labbra
o l’impertinenza del tuo seno
puntato dritto sul mio cuore.
Adesso la notte è una necessità
per la mia stanchezza
forse un attimo di recupero per essere pronto
domattina ad amarti ancora di più.

da COME ARMONIE DISATTESE

Vaga nel buio
l’ombra sottratta ieri
fugge lentamente protetta
dal lampeggiare
di quest’altro temporale.

Cerco i tuoi passi
ma è senza tracce l’evidenza
e le parole bruciano
frantumando convinzioni
che non potrai ignorare.

Persi nel freddo
trascineremo bocca a bocca
il vento dalle foglie§
riuscendo a tradire il rimasto§
della stanca memoria dei padri.

Il senso ostinato che in te si muove
è attesa che spiova
vetro appannato di antico senso
nell’umidità del cuore.

Parole da un oceano distante
in occhi dimenticati
ricominciano poco più in là
come penombra silenziosa.

Così ti ritrovo riflessa nel vetro
lacrima che scivola via
intervallo frettoloso nell’attesa
pronunciato assenso che si inoltra
con occhio silenzioso davanti al mare.

Chiari i colori della sera
nell’incuria che tramanda
il sorriso dei tuoi occhi
sfumando il profilo
sui rami eleganti del gelso.

Scrivevi parole d’acqua azzurra
sul quaderno segreto dei giorni
nel tepore di fiori esposti al mare
erano le tue labbra a trattenere
le vele in prospettiva notturna.

Lievi erano i movimenti
su interrati detriti di inquieti sorrisi
io cercando di spostarti i capelli dal viso
svelavo l’orizzonte allo sguardo
dove il silenzio sarà tempo compiuto.

Rassegnato alla mancanza
nel tutto compreso di questa sera
brucio i mille fogli da trascrivere
e ciò che ne rimane
impazzisce per un grido di vento.

Protetto dal calare della sera
vengo ad aspettarti sotto casa
dentro queste acrobazie
vorrei toccare il calore della tua pelle
ma quel che rimane è un inizio di pioggia.

Senza più compagnia cammino
il giardino delle ortensie respirando
quel che resta della tua presenza
inginocchiato a dare acqua ai fiori
nella disperata siccità di questa estate.

Gli stanchi girasoli voltano il capo
per non vedere i tuoi occhi bagnarsi
dei pensieri ancora presenti
sempre di più ci allontaniamo
dal molo dove la prima volta ti baciai.

È tempo di sconfinamenti
e quello che resta sull’asfalto
è traccia dell’ultimo sole
fragile ipotesi disorientata.

Nello sguardo breve dell’anima
il profumo della collina
lo riconosco senza esitare
in fuga sui filari oltre il giardino.

I tuoi occhi li riconosco togliendo
la ruggine dalla porta delle cantine
nell’ultimo silenzio
dell’attimo che ci sopravvive.

È un gioco carnale la festa dell’uva
il brillare degli acini sul tuo viso
il sapore selvatico del mosto
ritrovato al termine di questo viaggio.

Traduzioni in lingua inglese

WHERE THE HEART GETS LOST
The night burns glances
moving slowly
beyond the tide,
sliding
with a thousand caresses
to the point of no return.

There where the heart gets lost
and becomes an instant
lost in your hands,
a kiss, given and taken back
at the limits of a wait
gone crazy for love.
You are impertinence
surrounding words
between presence and absence,
on the obvious profile
of your beauty that becomes
emotion, the only one worth living.
(Translate by Anna Cenacchi 2003)

ABSENCE OF WIND
In the absence of wind
on the motionless tide,
in my eyes which reflect on the night
from the open window of your room,
a probable anxiety
on Gibraltar’s arcades
celebrates the seals’ passing by which,
doubled Cape Horn, are coming back
to the islands.
And by mooring my heart will give a throb
by seeing your hand at the bow, running after the time
spent in silence in equilibrium
on the stretched rope towards the horizon.
(Translate by Elisabetta Barillaro 1998)

IN THE ANCIENT WANDER
With no other words,
into a night of too many silences,
I stare at the moon flying away
on the evident traces of the islands.
Slowing down
towards the point where the sea
is but a lost course
beyond the border of sights.
In the ancient wander
to steal your heart, because of love.
(Translate by Elisabetta Barillaro 1998)

Traduzioni in lingua spagnola

EN LA CASA ANTIGUA
En la casa antigua
austeras miradas añaden
reflejos sobre opacos espejos,
permanecen quietos, inmóviles, desde comienzos del siglo XX.
Cuántas voces,
alegres y tristes, llantos olvidados y carcajadas
han abierto de par en par las ventanas,
anticipando la noche, robando horizontes.
Cuántas miradas,
a veces escondidas, reveladas la mayoría de las veces,
han cruzado el umbral,
robando rastros de tu presencia.
Lo que queda son los vidrios rotos,
el aire helado de finales de enero,
el sabor casi amargo del día siguiente
§el regreso desde Buenos Aires del abuelo Pietro.
(Traducción de Atonio Nazzaro 2023)

ESTA NOCHE TE BUSCARÁ UN BESO
Esta noche te buscará un beso
no podrás ignorar
la señal evidente
de este respiro recogido
en silenciosos pasos.
Arderás como frágil inocencia
identidad perdida que se te asemeja
amor fiel trazado
en la neblina que le esconde al mar
la vista de la colina.
Dentro de la sonrisa del alma
te entregarás en el hablar de los ojos
que con el pensamiento se esconde
ternura que se vuelve
existencia definitiva rendida ante la vida.
(Traducción de Atonio Nazzaro 2024)

RECORRO EL SURCO
Recorro el surco
tierra árida en la línea de la mañana,
me deslizo entre arrecifes y mareas,
juego de sombras perdonadas por las piedras,
caricias malgastadas por milenios
como mis dedos entre tus cabellos.
En el collar de los días
tus ojos brillan preciosos,
los persigo cada noche
cuando se hacen camino secreto,
roja delicia que no huye
de mi boca ávida.
Tú eres el viento y las nubes,
la sonrisa de los niños,
la sombra de mil miradas,
la lluvia vana que no deja huellas
en los campos en verano, la ilimitada
extensión de trigo que brilla en verano,

la mirada evidente
del girasol que desde aquí busca siempre el mar.
(Traducción de Atonio Nazzaro 2024)