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OCCHIO AL PRESEPE

Hieronymus Bosch. Il venditore di statuette per il Presepe: il mercante dalla gonfia borsa di denaro che magnifica la fattura della sua merce,  l’astuto che propone alla giovane donna un acquisto con probabili secondi fini, il ladro che approfitta di un incauto compratore credulone e il paffuto spettatore che lo adocchia divertito… in un borgo dei Paesi Bassi. Non c’è una faccia uguale all’altra, segnata ognuna per sottigliezza profonda da una perspicace psicologia, in pieno rinascimento fiammingo. Guardando con grande ironia al contraddittorio rapporto degli uomini con le regole imposte dalla morale religiosa.

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: MARIATERESA GIANI

Mariateresa Giani
POESIA
Poesia è linguaggio divino
manifesto che il vortice del cosmo
disciplina nell’ordine celeste,
traduce il fondo convulso del mare
nel ritmico crespo ondulare
di luce azzurra; che da tenebra
ostile, nominando, soli trae
e rocce, pascoli e fonti…
La sapiente armonia dell’universo
plasmata dal caos originario
per mano d’amore è Poesia.

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ROCCO SCOTELLARO, IL CENTENARIO DELLA NASCITA

ROCCO SCOTELLARO, IL CENTENARIO DELLA NASCITA

È  fatto giorno, siamo entrati in giuoco anche noi / con i panni e le scarpe e le facce che avevamo.”  Versi arcinoti di Rocco Scotellaro richiamati da Carlo Levi nella presentazione al volume postumo. “È fatto giorno” (1954), pochi mesi dopo l’improvvisa prematura morte del giovane poeta lucano. Versi come pietre di uno sperato, agognato riscatto di un popolo dimenticato, relegato ai margini del vivere sociale.  Essere finalmente “entrati in giuoco” del grande ritmo vitale e sociale della neonata Repubblica Italiana.  Ma questi Ultimi sono entrati in gioco non da vittime dolorose e piangenti, ma fieramente “con i panni e le scarpe e le facce” di sempre. Nulla è mutato in loro. È questo che fa di Scotellaro un poeta “diverso” da altri poeti lucani/meridionali. Non indossa l’abito della festa per Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: PAOLO OTTAVIANI

Paolo Ottaviani

UN DIO
Non io ma un dio talvolta
produce il verso misterioso
e nell’oceano che s’apre
tra una parola e un silenzio
festoso navigo e attento.