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LA POESIA DELLA SETTIMANA: FRANCESCA LUZZIO

Francesca Luzzio
PROTEZIONE
Incalza la sera
e cerchi l’alveare:
hai tanta voglia
di sfuggire all’orca,
nemica del bene.
Mille ostacoli da superare
rendono difficile restare:
nell’alveare trovi il miele,
sogni i prati aprichi in fiore,
spegni il lume
e ti rannicchi nel calore.

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: ROBERTO PACIFICO

Roberto Pacifico
IL ROMBO DELLA MOTO
(a Marcello Lo Vetere, in memoria)
Il rombo della moto che frantuma
lo specchio del silenzio mi risveglia
dal sarcofago del sonno
con boato che fa tremare i muri,
sfreccia come siluro per il viale,
dardo scoccato da un arciere verso
il cuore del bersaglio. Così erano
i miei pensieri quando l’autostrada
della mente non aveva semafori
e le idee bruciavano i chilometri
con l’ansia di raggiungere una meta:
gli amici al bar, il mare, il proprio amore.

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RICORDO DI FRANCESCO PIEMONTE

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RICORDO DI FRANCESCO PIEMONTE IL POETA DELLA VALBELLUNA CHE AMAVA LA LAGUNA

Il passo lungo, gli occhi attenti, la parola limpida. Arrivava a sorpresa, s’incantava nel canto del bello, discuteva di politica e poi via. Ri-Partiva. La sua area, la sua circonferenza tracciava una linea perfetta: dalle cime dolomitiche alla laguna. Creando un cerchio di luoghi amati dove le soste-stazioni erano le case degli amici, il bar del ritrovo domenicale, la trattoria del mangiare tipico, la casa dei versi condivisi, l’enoteca Mazzini. Lontano dai riflettori, preferiva rimanere a lato delle vie per meglio scrutare l’intorno del suo vivere e il respiro dei luoghi-vita di sempre. Questo era Francesco Piemonte. Un uomo che sapeva essere eternamente grato all’amico che gli diceva di leggere Continua a leggere →

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IL TESTAMENTO DI GIULIANO SCABIA

IL TESTAMENTO DI GIULIANO SCABIA

Giuliano Scabia è stato un autore inimitabile e poliedrico: ha innovato profondamente il teatro italiano negli anni Sessanta e Settanta portando le sue «azioni teatrali» negli ospedali psichiatrici, nelle fabbriche, nei barconi sul Po, nei boschi; è stato un mitico professore del DAMS che ha forgiato generazioni di studenti; è stato un poeta originale, «cantore delle bestie e delle piante, delle stelle e degli dèi» come ha ben scritto Gianni D’Elia; ed è stato soprattutto un romanziere dalla lingua inventiva, percorsa dalle vene dialettali di quel «pavano» che sentiva come lingua ancestrale, la lingua della sua infanzia ma anche dell’infanzia del mondo. I quattro romanzi del ciclo di Nane Oca sono ambientati in un mondo favolistico in cui la pacifica comunità dei Ronchi Palú deve affrontare scompigli grandi Continua a leggere →

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IL CANZONIERE DELL’ANGELO DI SATO

IL CANZONIERE DELL’ANGELO DI SATO

Da sempre gli angeli hanno rappresentato un legame profondo ed irrinunciabile tra il cielo e la terra e ad essi si sono ispirate le religioni e la letteratura di ogni tempo. All’inizio del volume, intitolato Il canzoniere dell’angelo (Biblioteca dei Leoni), Giovanni Sato riporta alcune delle principali citazioni poetiche riguardanti queste figure alate. Di particolare rilievo per la comprensione della raccolta appaiono i versi di Rainer Maria Rilke, che nel XVII sonetto ad Orfeo scrive. “Ci sono alberi a cui volano angeli / e occulti giardinieri lentamente li coltivano così / che stranamente a noi portano tutto senza appartenerci?”. Dal grande autore boemo forse trova ispirazione la poetica di Continua a leggere →