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LA POESIA DELLA SETTIMANA: GALLONI

Gabriele Galloni

I RAGAZZI ALLA SPIAGGIA DI FOCENE

I ragazzi alla spiaggia di Focene
insieme incontro all’onda sonnolenta
che ritornando bagna loro il fianco
adolescente. È questa vita, lenta,

la sua illusione qui della durata
eterna. Quando ciò che resta è il bianco
della parete a fine di giornata.
Il mese placido, tempo che viene,

i ragazzi alla spiaggia di Focene.

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RISI DI ‘AMICA MIA NEMICA’ 1976

RISI DI ‘AMICA MIA NEMICA’ 1976

Chi legga il libro di Nelo Risi, Amica mia nemica (Lo Specchio Mondadori, 1976), che raccoglie poesie scritte tra il 1972 e il ’75, sarà colpito prima di tutto dalla sua diversità dai precedenti del suo autore. Si direbbe che a cinquant’anni un qualche avvenimento traumatico o dei sentimenti, o dell’inconscio, abbia sottoposto a una sorta di tempesta psico-sociale il vissuto di un poeta che conoscevamo bene, che aveva un posto ben ritagliato nel panorama della nostra poesia e che, da un libro all’altro, aveva progredito secondo un uniforme e preciso sviluppo stilistico. La scattante Continua a leggere →

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POESIE CONTROCORRENTE DI DAINOTTI

POESIE CONTROCORRENTE DI DAINOTTI

Nella silloge Poesie controcorrente (Biblioteca dei Leoni) di Fabio Dainotti, risiede una delicatezza  disarmante dello sguardo limpido, incantato di memorie giovanili che si aprono alla vita e dalla quale l’io lirico vorrebbe succhiarne il nettare. Con l’alchimia delle parole rende la sua poesia icastica, difatti l’Autore ci appare un pittore che usa colori/parole per dipingere scorci di momenti emozionali, i sentimenti rivelati sembrano frecce infuocate che raggiungono l’obiettivo: coinvolgere il lettore. Il lettore diventa il prolungamento e il completamento dello sguardo Continua a leggere →

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BERTOLUCCI: PUNTINISMO LIRICO

BERTOLUCCI: PUNTINISMO LIRICO

Attilio Bertolucci benedice l’incanto di tutto ciò che è mediano: l’ora di mezzo, la stagione di mezzo, l’autunno, la primavera, il mezzogiorno, ottobre. In tale medietà, il paesaggio naturale e antropico nella sua coralità sfumata è punto focale, ben più che un singolo volto. È poesia della descrizione, affresco del momento. Bertolucci cura i dettagli del dipinto, il volo bieco dell’insetto, le affiches azzurre, gli zoccoli nella sera, l’erba bagnata, il sorriso di Goethe in mezzo alla piazza; puntinismo lirico sullo sfondo rigorosamente vermiglio della sera. L’umanità, però, rimane brusio Continua a leggere →

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GIOVANNI SATO E LA SUBLIMAZIONE

GIOVANNI SATO E LA SUBLIMAZIONE

A proposito di Cambiamenti di stato Giovanni Sato (Biblioteca dei Leoni) la metamorfosi – il cambiamento di stato  per l’appunto – contempla una prospettiva metafisica e, allo stesso tempo, cosmica del dato sensibile. Il rapporto con l’altro, alla base della poetica di questa raccolta, diviene quindi viatico, sublimazione occasione di retaggio dantesco per una sorta di trascendente riflessione sul tempo e sulla transitorietà dell’umana specie: “Ora il transito è la meta / e le cose mutano di continuo / mentre si produce / ogni giorno di più / la metamorfosi del nostro cielo.” La natura Continua a leggere →

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PAVESE E UNA NUOVA POESIA DEL REALE

PAVESE E UNA NUOVA POESIA DEL REALE

Cesare Pavese nasce poeta con la raccolta di Lavorare Stanca (1936). Subito colpisce la sua posizione eccentrica in un panorama segnato dalla elusività e ineffabilità del simbolismo, da una ricerca che batte sull’intensità metaforica e sulla purezza verbale. Pavese invece sceglie la strada di una poesia semplice e oggettiva che nomina le persone e le cose appartenenti al quotidiano, esalta le ruvidezze dialettali, si concede a lunghe e adagiate cadenze discorsive: le lasse di tredici sillabe de I mari del Sud. I punti di riferimento Pavese li trova nella sua stessa regione, nell’esperienza Continua a leggere →

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IL RACCONTO-POESIA DI AMBROSINI

IL RACCONTO-POESIA DI AMBROSINI

La vera Caccia al Tesoro (Edizioni del Leone) che questo libro di Pierluigi Ambrosini suggerisce è quella che dovrebbe condurre al rinnovamento della poesia.  Surrogato di sperimentalismi (anche le innovazioni dovrebbero attenersi ad una misura consentita) concentrato di “modernizzazioni”, poesia intesa come terreno in cui è possibile Continua a leggere →

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RUFFILLI: TUTTE LE COSE DEL MONDO

RUFFILLI: TUTTE LE COSE DEL MONDO

Quaranta anni di vita e di poesia condensate in un volume: Le cose del mondo (Mondadori Editore). Non è poco, Paolo Ruffilli è consapevole della posta in gioco e avvisa il lettore alla prima pagina, prima che questi si immerga nella lettura. Lo sforzo compositivo è enorme, duecento pagine di poesie che vanno a comporre un’opera originale, da considerare e leggere come un insieme organico, per quanto articolato e complesso, disteso nel tempo ed elaborato giorno dopo giorno per decenni. Il lettore di questo volume, se già ne conosce e apprezza l’autore, arriverà all’ultima pagina e poi rileggerà e mediterà. Se invece non lo conosce, il consiglio è quello di non interrompere la Continua a leggere →

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LA POESIA DELLA SETTIMANA: SONIA GIOVANNETTI

Sonia Giovannetti

AMO QUESTO TEMPO VUOTO

Amo questo tempo vuoto
pieno di un nulla affollato di cose,
di quelle che ho perduto
e che non mi perdonano,
di quelle che non ho ancora avuto
e che non posso perdonare.
Tu dai senso a tutto questo
perché sei tu che hai riportato
tutte le cose nel mio tempo.

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MAURO IMBIMBO POETA CONTROCORRENTE

MAURO IMBIMBO POETA CONTROCORRENTE

Mauro Imbimbo, Droghe e coloniali (Edizioni di Storia e Letteratura). Poesia per chi non legge poesia, i versi di Imbimbo vanno controcorrente rispetto al canone italiano contemporaneo: musicali, poco autobiografici, spesso ironici, corrosivi, drammatici in modica quantità. Moralista, attirato irresistibilmente dalla bêtise, discendente di Marziale e Flaubert, nipote di Flaiano, Imbimbo castiga i costumi, castigando gli stereotipi linguistici e la noia delle Continua a leggere →