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L’ANIMA DEL MONDO DI DONATELLA BISUTTI

L’ANIMA DEL MONDO DI DONATELLA BISUTTI

La ginestra torna ancora a fiorire, ma non è più la stessa.  Continua a trasformarsi, in perenne metamorfosi, rimanendo il simbolo dell’umano resistere alla morte, che incalza fino dal giorno in cui si nasce. Resta la possibilità di penetrare nel regno del mito e del sacro, di una saggezza archetipica che abita il cuore dell’inconscio. E’ questo il percorso che Donatella Bisutti indica nella silloge Dal buio della terra (Empirìa). Per cancellare il panico tremendo della fine, che angoscia il nostro vivere e limita le passioni, è necessario prepararsi al volo, farsi farfalla, ascoltare le vibrazioni dell’universo. In attesa. E’ la ricetta dell’autrice. Lasciandosi andare, non lottando più strenuamente, liberi dalle catene della carne, si diventa anima del mondo. Viene annullata e vinta la sofferenza del presente in una dolce fuga verso l’infinito. Allora tutto vibra nel quotidiano esercizio del pensiero meditante, partendo in ogni caso da una dimensione fortemente ctonia. Come se Ungaretti, Leopardi, Caproni e Luzi potessero incontrarsi con Donatella Bisutti a discorrere di forma e pensiero, filosofia e intuizione sapienziale. La poesia viene così intesa quale mezzo privilegiato per scoprire il luogo ove entrare nella sfera del divino, mentre Pinocchio non accetta di divenire corpo umano, preferendo rimanere mito di legno.

Franco Manzoni

Corriere della Sera La lettura

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