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CINZIA CAVALLO IN MEMORIAM

CINZIA CAVALLO IN MEMORIAM

Cinzia Cavallo: Laddove si quadra il cerchio (Edizioni del Leone) affronta in poesia la quadratura del cerchio. La quadratura del cerchio è un problema insolubile per chi si accinga a costruire con riga e compasso un quadrato equivalente al cerchio, ma prima di accettare quello che all’ingegno umano suoni come una sconfitta, occorrerà impiegare tempo e sofferenza per dimostrare il contrario. Così la quadratura del cerchio diventa l’assoluto da dimostrare con la forza, la tensione che protegge molti esseri umani dalla fatica di cercare la propria finita individualità. È il comodo contenitore collettivo cui affidare fuori di sé il divino, il potere, la bellezza. Accogliere il relativo è accettare la propria finitezza, certi di non sopravvivere agli onori, alla ricchezza, alla memoria, liberi di lasciar cadere quelle battaglie che ci sfiniscano o al contrario ci regalino viaggi in cui smarrirci solo per dimostrare di aver racchiuso l’assoluto nel palmo della mano e che là resterà disponibile per le nostre illusioni. La poesia a tratti aspra, come si conviene a chi si aggiri tra i simulacri dell’assoluto, tra principi e principesse addormentati da stregoni virtuali, accompagna la discesa in un altro territorio di confine, attenta ad esplorare la zona impervia che separa la ricerca ansiosa di assoluto dalla serena accettazione del relativo. Di tal entusiasmante ed eterna fatica racconta Cinzia Cavallo (1947-2018) in questo percorso poetico in cui si tenta di rappresentare qualcosa della commedia umana del Terzo Millennio, un viaggio che in una zona di confronto estremo cerca di restituire un senso all’esperienza degli uomini. Un filo rosso lo attraversa dalla prima all’ultima pagina, in un organismo complesso che si sviluppa per stanze e corridoi, dentro ciascun componimento e da un componimento all’altro, nel continuum di un poemetto intelligente, profondo, coinvolgente.

Paolo Ruffilli

Editoriale

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