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GASTON BACHELARD SULLA POESIA 3

GASTON BACHELARD SULLA POESIA 3

L’immagine e la dialettica del grande e del piccolo

Dopo le pagine dedicate agli spazi dell’intimità, abbiamo voluto vedere come si presentava, per una poetica dello spazio, la dialettica del grande e del piccolo, come nello spazio estremo l’immaginazione godeva, senza l’aiuto delle idee, quasi naturalmente, del relativismo della grandezza. La dialettica del piccolo e del grande è distribuita sotto il segno della Miniatura e dell’Immensità. Le due cose non sono poi così antitetiche come si potrebbe pensare: nell’uno e nell’altro caso il piccolo e il grande non vanno colti nella loro oggettività. Li consideriamo come i due poli di una proiezione di immagini. Altrove, particolarmente per quanto concerne l’Immensità, abbiamo tentato di caratterizzare le meditazioni dei poeti di fronte agli spettacoli grandiosi della natura. Qui si tratta invece di una partecipazione più intima al movimento dell’immagine: ad esempio, dobbiamo provare, seguendo certe poesie, che l’impressione dell’immensità si trova in noi e non è legata necessariamente a un oggetto. Abbiamo riunito nel nostro libro immagini abbastanza numerose da permetterci di porre, a nostro modo, dando alle immagini il loro valore ontologico, la dialettica del dentro e del fuori, dialettica che si ripercuote in una dialettica dell’aperto e del chiuso. Molto legato al capitolo sulla dialettica del fuori e del dentro è il capitolo successivo sulla fenomenologia del rotondo. La difficoltà che abbiamo dovuto superare nello scrivere questo capitolo sta nella necessità di tenerci lontani da ogni evidenza geometrica. In altre parole, siamo stati costretti a partire da una sorta di intimità del rotondo. Nei pensatori e nei poeti abbiamo riscontrato immagini di questa rotondità diretta, immagini – per noi è essenziale – che non sono semplici metafore. Potremo così approfittare di una nuova occasione per denunciare l’intellettualismo della metafora e per evidenziare, conseguentemente, una volta di più, l’attività propria dell’immaginazione pura.

Gaston Bachelard

La poetica dello spazio

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