ALOISE IL POETA CHE AMA LA MUSICA
Le sue liriche sono contrappuntate da una sorta di saudade brasiliana, quello struggimento tipico di chi è , obtorto collo, obbligato a lasciare le sue radici, salvo riappropriarsene ad ogni ritorno con sempre rinnovata passione, celebrando il tempo che fu, l’infanzia, il paese, i sogni spezzati e l’immutabilità dei luoghi ancestrali che trasudano di un antico dal quale non ci si può distaccare, neanche se si vive a diversi chilometri di distanza. Il poeta in questione è Pietro Aloise, cosentino di Bucita (San Fili) da dove andò via nel 1954, appena undicenne, emigrando a Roma, insieme alla madre, per necessità. Ma Pietro Aloise non ha mai reciso il legame con la sua terra, vivificandolo anzi ad Continua a leggere →