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IL POETA GIACOMO NOVENTA

IL POETA GIACOMO NOVENTA

Giacomo Noventa, pseudonimo di Giacomo Ca’ Zorzi, poeta e saggista, nacque a Noventa di Piave il 31 marzo 1898, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. Nel 1915, quando scoppiò la Prima guerra mondiale, era studente ad Udine, ma appena apprese la notizia fuggì dalla scuola per arruolarsi volontario. Venne respinto perché non aveva l’età minima consentita, ma non desistette, e ritornò l’anno successivo al compimento dei diciotto anni. Questa volta fu accettato ed aggregato al corpo degli Arditi. Congedato, Giacomo Noventa concluse gli studi a Torino dove, nel 1923, si laureò in Giurisprudenza, con una tesi in Filosofia del Diritto. Nella città intrattenne rapporti con Piero Gobetti ed altri intellettuali, tra i quali lo scrittore Mario Soldati, con cui instaurò una duratura e profonda amicizia. Oppositore del fascismo, negli anni del Regime soggiornò per lunghi periodi all’estero, dove allargò i suoi orizzonti, e filtrò la cultura italiana attraverso la grande cultura europea. Tornato in Italia, nel 1936 fondò a Firenze “La Riforma Letteraria“, rivista fortemente polemica nei confronti della cultura ufficiale del tempo, che gli diede quella fama di personaggio scomodo, che lo accompagnerà per tutta la vita. Nel dopoguerra, Giacomo Noventa riprese con rinnovato vigore la sua battaglia per la “riforma” della cultura italiana, fondando a Venezia la “Gazzetta del Nord”. Collaborò a varie riviste e giornali, e dopo l’incontro con Adriano Olivetti, anche alle iniziative editoriali di Comunità. Nel 1956 vinse il Premio Viareggio per la poesia con la prima edizione di Versi e poesie, primo ed unico riconoscimento letterario ufficiale.

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