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LA REALTÀ DI GAETANO FORNO

LA REALTÀ DI GAETANO FORNO

Con Il tempo e le dee (Edizioni del Leone) Gaetano Forno aggiunge un ulteriore tassello al quadro della sua poesia. Poliedrica personalità di uomo votato con passione all’attività letteraria, buon conoscitore di quel complicato mistero che è l’essere, dalla sua penna, escono opere che sono sempre lo specchio del suo stile e questo suo ultimo libro riafferma senza ombra di dubbio il suo perfetto agio nell’aggirarsi nell’ambito variabile di tematiche diverse, ricche di sfaccettature, dove si possono trovare riflessi di luce e velature d’ombre e nelle quali parole un po’ amare si rincorrono, così come si rincorrono sempre in una mescolanza ben dosata le note di una poesia corposa ed incisiva, soffusa di rimpianti e di aspettative deluse. Abile, per esempio, nella esposizione di certe realtà che sono comuni alla maggioranza degli uomini (quali possono essere i problemi relativi al sesso). In questo caso, la parola prende molte coloriture, diventa una scelta quasi irresistibile, perché parlandone sa spaziare nella vastità di tutte le cose, positive e negative che gli vivono “dentro”, che spesso lo angustiano, lo fanno soffrire, sollecitando la sua ironia soffusa di un leggero rancore soprattutto per le “Dee”! La sua poesia è la realtà della vita, perché Gaetano Forno attinge la poesia dalla vita reale, perché a questa vita egli è legato e da questa vita tre le sue gioie e le sue delusioni, le preoccupazioni, forse anche dolorose: dolori che sono la massa di nuvole nere, sempre in agguato in un angolo del nostro cielo, pronte a rovesciare il loro liquido livore sugli esseri umani, sui luoghi, sulle cose, sulla natura tutta. E il poeta, con lucida coscienza delle sue possibilità espressive, sa come offrire i suoi testi e come usare il linguaggio per renderli coinvolgenti. Così che riesce a passare attraverso le maglie di un discorso diverso dall’altro, senza nessuna difficoltà (ma mi stupisce il fatto che alcune sue poesie sembrano scritte da una donna, tanto rispecchiano, chiaramente, la realtà di giovanissime prostitute!). E ha l’accortezza di separare con due titoli diversi i due gruppi di liriche della raccolta apparentemente distanti fra loro: è il modo di introdurre la seconda parte del libro, con una manovra tendente a un salto non privo di un pizzico d’enigma, per superare certi limiti e approdare in un terreno terribilmente accidentato e difficile. Ma oggi, non essendoci più nè regole, nè freni, nè leggi e nemmeno i tabù del passato, qualsiasi argomento scabroso può essere trattato alla luce del sole, senza camuffamenti, ma nella sua cruda e drammatica realtà senza veli. Mi hanno profondamente colpito i versi relativi alla poesia “Prima di me”, in particolare quelli che dicono: “Vorrei avere una donna / di cui essere / il primo pensiero”. Di queste parole, ho colto tutto il freddo dolore di un uomo per un suo sogno morto ancor prima di stagliarsi all’orizzonte. E auguro a Gaetano Forno non solo il meritato successo per quanto scrive in questo suo libro ma, soprattutto, di ritrovarsi accanto una donna che lo tenga per sempre “in cima ai suoi pensieri”.

Flavia Lepre

Literary.it

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